L’evento dopo i lavori di restauro e adeguamento liturgico. Tra storia, tradizione, fede.
È un luogo di culto della diocesi di Acerra situato nel comune di San Felice a Cancello, in provincia di Caserta. Dalla valle Caudina il santuario di sant’Angelo, arroccato sul monte Palombara, appare come una fortezza sulla valle di Suessola.
Sorge nell’879, quando Landone il longobardo, dopo la vittoria su Sergio I di Napoli, dedica il posto al suo arcangelo patrono.
Nelle vicende belliche tra longobardi e napoletani intorno all’anno mille, l’abbazia è un luogo sicuro in cima al monte sant’Angelo ed ha una vita molto attiva che coinvolge le popolazioni di Arienzo e dei suoi casali, san Felice, sant’Agnese, le Cave, dove c’è una chiesa dedicata a santo Stefano costruita da un previdente abate per l’assistenza alle popolazioni.
Con la ripresa della vita inizia la decadenza dell’Abbazia. Una prima precisa descrizione del complesso di sant’Angelo a Palombara risale al primo dicembre del 1701.
Dopo un lungo periodo di restauro e adeguamento liturgico, giovedì 6 ottobre alle ore 17.00 riapre al culto il Santuario di San Michele Arcangelo in San Felice a Cancello, provincia di Caserta e diocesi di Acerra, con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Antonio Di Donna.
Posto in un luogo ameno dal quale si apprezza il paesaggio dell’intera piana campana, al primo pino del complesso la foresteria consente a piccoli gruppi di poter godere di giorni di spiritualità nel solco della millenaria devozione all’arcangelo Michele.
È possibile raggiungere il luogo anche con le navette, che partiranno dall’Area Mercato di San Felice a Cancello (Via Clemente Iadaresta) alle ore 15.30.