MUSEO DIOCESANO
Il Museo Diocesano di Acerra è sistemato nel complesso della Confraternita del SS. Sacramento, comunemente indicato come Corpus Domini. Esso era sede di un’associazione laicale sorta nel 1542 nel contesto della riforma cattolica. Le pratiche religiose di tale sodalizio (adorazione, servizio eucaristico, atti di carità) e lo stretto legame con la gerarchia mostrano il suo legame con le tesi cattoliche contrapposte al protestantesimo che in quel periodo si diffondeva in Europa.
La costruzione dell’edificio è avvenuta in più periodi. Nel 1587 fu costruita la chiesa, nel 1664 la cripta e nel 1684 la sagrestia e l’oratorio; le stanze del piano superiore sono di epoca molto più recente.
La larga partecipazione popolare e la sentita esperienza devozionale avevano qui raccolto molte raffinate espressioni d’arte ormai non più disponibili alla vita religiosa ed alla esperienza artistica perché ignoti ladri ne hanno fatto razzia negli anni successivi al terremoto del 1980.
Le collezioni Il Museo propone al visitatore – il recupero della memoria, – la verifica della pregnanza della esperienza religiosa nella vita locale , – una riflessione, grazie al linguaggio dell’arte, sul mistero della Fede. Il percorso museale si articola in tre aree espositive a carattere tematico Devozioni e associazionismo laicale. Nell’area della chiesa sono riproposti i luoghi devozionali propri dell’ambiente che ospita il museo ma rappresentativi della pietà popolare in genere (le devozioni mariane ma anche, con le statue di S. Rocco e S. Lazzaro, la richiesta di intercessione contro le epidemie e per la buona morte). A queste si uniscono testimonianze dell’associazionismo laicale: confraternite presenti in diocesi ed un’associazione operaia di ispirazione cattolica. Viene inoltre richiamata l’attenzione del visitatore sull’Eucaristia e sulle modalità delle pratiche religiose che riguardavano tale sacramento (viatico, esposizione e processione eucaristica). Storia della diocesi. Nell’antica sagrestia sono ospitati oggetti il cui collegamento è costituito dalla loro capacità di richiamare tappe della storia della diocesi; trovano qui collocazione argenti provvisti di stemma vescovile, paramenti sacri legati a Enti ecclesiastici (es. Capitolo), marmi che rimandano ai vescovi che hanno guidato la diocesi, fotografie ed altro materiale archivistico o a stampa.
Le campane del chiesa del museo diocesano dopo decenni di silenzio tornano a suonare a festa.
A destra il video.